Kathmandu, 22 marzo. Con la cancellazione di tutte le spedizioni alpinistiche a seguito della pandemia coronavirus, la Nepal Mountaineering Association (NMA), ha lanciato la proposta di sfruttare questa opportunità per ripulire l’Everest.
Il presidente dell’NMA, Santa Bir Lama, ha affermato che questo periodo di fermo forzato “può essere utilizzato per ripulire la montagna e risolvere gli annosi problemi che affliggono l’Everest”. In tal senso “La crisi -ha aggiunto ai microfoni dell’agenzia di stampa Xinhua- può essere trasformata in un’opportunità“.
La primavera è da sempre la stagione principe per le spedizioni sull’Everest. Questo periodo dell’anno vede riversarsi sul “tetto del mondo” centinaia di alpinisti (stranieri e locali) e Sherpa che portano con loro una grande mole di materiale che si trasforma in rifiuti abbandonati.
Approfittando della completa e forzata assenza di alpinisti di questo periodo l’NMA crede che sia il periodo ideale per fare pulizia e lanciare il messaggio che l’Himalaya vuole tornare ad essere un ambiente pulito e privo di rifiuti.
L’Everest è infatti troppo spesso associato all’immagine di una discarica con foto che ritraggono i suoi pendii coperti di bombole di ossigeno, tende strappate, corde, scale, bottiglie e oggetti di plastica.
Nel 2019, sono già stati raccolti più di 10.000 kg di immondizia (oltre a quattro corpi morti) su iniziativa delle autorità locali e dell’esercito del Nepal.
Secondo Lama, questa campagna, aiuterebbe nono solo a eliminare i rifiuti e a ripulire l’Everest, ma potrebbe essere un’opportunità per la creazione di posti di lavoro durante questa crisi.
“Il reddito sul quale possono contare gli sherpa dipende in larga parte dalla stagione primaverile. Dato che rimarranno inattivi, la campagna di pulizia, fornirebbe loro un mezzo di sostentamento“, ha detto il presidente.
L’NMA ha già richiesto al governo di prendere in considerazione la proposta di una campagna di pulizia ma senza ricevere -al momento- nessuna risposta.
Kami Rita Sherpa, l’arrampicatore detentore del record con 24 salite sull’Everest, crede che questa campagna di pulizia potrebbe dare un messaggio positivo agli ambientalisti e alla comunità internazionale degli alpinisti.
“Sono pronto a prendere parte alla campagna di pulizia se il governo ci darà il suo benestare. È la nostra montagna e la pulizia è nostra responsabilità”, ha detto Kami Rita all’agenzia di stampa Xinhua.
La speranza è quella di veder partire prima possibile questa campagna di pulizia.