Cervino (4.478 m), Monte Rosa (4.554 m), Gran Paradiso (4.061 m) e Monte Bianco (4.810 m). Quattro cime oltre i 4.000m da scalare in altrettanti giorni. Questo, in estrema sintesi, il progetto “4×4000” di Davide Cheraz e Pietro Picco.
Avevamo parlato di questo progetto in un precedente articolo e adesso il sogno è divenuto realtà. Missione compiuta quindi per i due ragazzi di Courmayeur.
Rispettando la roadmap, Davide e Pietro, sono partiti venerdì 17 luglio da casa in sella alle loro biciclette pedalando per circa 400km. Hanno affrontato più di 6.500 metri di dislivello prima rientrare -martedì alle 16.00- a Courmayeur.
Un’avventura di 500 chilometri con un dislivello positivo percorso di 6.500 metri. I due valdostani hanno dovuto posticipare la partenza di qualche settimana, in attesa di una finestra di bel tempo e di condizioni ideali per affrontare le vette.
Queste le impressioni dei due al termine della loro impresa:
“E’ andata bene, benissimo – ha dichiarato Davide Cheraz -. Non fosse per il Bianco dove ci siamo trovati nella nebbia, direi che è andato tutto alla grande. Le condizioni non erano delle migliori, abbiamo anche pensato di tornare sui nostri passi, ma grazie all’assistenza di alcuni amici siamo riusciti ad arrivare in vetta. Il Cervino era la montagna che mi preoccupava di più dal punto di vista tecnico… invece siamo saliti molto più rapidi rispetto all’ascesa fatta come test. Ci siamo sempre mossi agevolmente anche grazie a delle giornate spettacolari. Momenti di difficoltà? Non molti. Oggi Pietro ha patito un dolore al tendine sull’ultima discesa verso Courmayeur, ma è stato un duro e ha stretto i denti”.
“Sapevamo -racconta Pietro Picco– che oggi il meteo non sarebbe stato dei migliori ma nemmeno così proibitivo da vanificare l’ultima ascesa. E’ stato difficile trovare il momento giusto per partire, ma attendere e rinviare di qualche giorno si è rivelata la scelta giusta. Siamo contenti di essere riusciti a coronare questo nostro piccolo sogno. In questi giorni ci siamo sempre mossi bene, con una buona sintonia e senza prendere eccessivi rischi. Ora direi che ci siamo meritati una bella dormita”.