Cervino CineMountain. Ancora una volta il Festival del cinema di montagna “più alto” d’Europa si prepara a dare vita a un’edizione tutta speciale.
Mauro Corona, Hans Kammerlander, François Cazzanelli e Didier Berthod, sono solo alcuni dei protagonisti della 23esima edizione.
Nonostante la pandemia COVID-19, il Festival Cervino CineMountain, non si ferma.
Protagoniste come ogni anno saranno le grandi imprese alpinistiche e la vita ai confini del mondo. Un’edizione che, mai come oggi, diventa occasione per rilanciare il turismo e la cultura nel nostro Paese, per conoscere una delle località più belle, cartolina delle Alpi italiane nel mondo e godersi le vacanze in sicurezza e all’aria aperta.
Cuore dell’evento di quest’anno sarà il legno, elemento caro alle popolazioni delle terre alte come matrice della cultura materiale. Di legno è il tronco che sostiene gli alberi, con il legno si possono costruire le case, gli arredi, gli utensili usati nei lavori tipici montani praticando i quali si è sempre in contatto con questo materiale. Semplice e raffinato il legno evoca il legame profondo tra uomo e natura, sublimato proprio dall’arte della scultura che ne interpreta il legame misterioso.
La giuria del concorso assegnerà il Grand Prix des Festivals – Conseil de la Vallée, l’ “Oscar del cinema di montagna“, ad uno dei film vincitori dei festival internazionali, provenienti dal circuito dell’International Alliance for Mountain Film, riuniti nel cartellone.
La rassegna è, infatti, una sintesi della migliore e più recente produzione cinematografica internazionale dedicata al tema che, quest’anno in particolare, causa chiusura delle sale e cancellazione dei festival che solitamente lo precedevano, trova nel Cervino CineMountain un palcoscenico privilegiato.
Le 7 opere selezionate, 3 delle quali in ANTEPRIMA ITALIANA, quest’anno in questa speciale categoria rappresentano il meglio della produzione mondiale di cinema di montagna degli ultimi due anni: un viaggio che ci porterà ad esplorare i paesaggi montani di tutto il mondo, dalle Alpi all’Himalaya, dal Medio Oriente alle Ande, e ad approfondire tematiche di forte attualità e di valenza universale, come l’emancipazione femminile e la valorizzazione delle culture indigene, il soccorso alpino, il connubio sport-disabilità e il ritorno alla natura nell’epoca della comunicazione digitale.
E poi le proiezioni dei film in concorso nelle varie categorie che propongono uno sguardo a tutto tondo sul cinema di montagna contemporaneo, nella sua complessa pluralità di stili, linguaggi, tematiche, e approcci narrativi: un’occasione unica per scoprire le migliori opere internazionali degli ultimi mesi, spesso presentate per la prima volta in Italia e apprezzarne, così, la qualità cinematografica sul grande schermo.
Maggiori informazioni sul sito ufficiale del Festival