La montagna, anche a causa della pandemia da Covid-19 e degli impatti che questa ha avuto sul turismo, è presa d’assalto da una moltitudine di turisti.
Simboliche sono le foto che stanno circolano relative a Passo Pordoi o sulla via normale al Corno Grande (Gran Sasso).
Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) ha voluto intervenire per invitare tutti a porre attenzione sugli aspetti negativi prodotti da questa “migrazione” verso la montagna.
Sulla pagina facebook del CNSAS si legge:
“Ci giungono da decine di località, dal Trentino-Alto Adige all’Abruzzo, fotografie di flussi notevoli di escursionisti che stanno riscoprendo le straordinarie montagne che l’Italia possiede.
Complici le restrizioni ai viaggi all’estero e il numero limitato dei posti in spiaggia possiamo davvero dire che in questo 2020 stiamo assistendo ad un vero e proprio boom in località montane per molti anni trascurate dal “turismo di massa”.
Come tutti i boom, ci sono anche degli effetti negativi sui quali ci vogliamo soffermare per evitare che un ambiente delicato possa subire danni:
- i rifiuti si riportano sempre a valle, non si abbandonano sui prati (no, nemmeno gli scarti organici come le bucce di banana) e non si lasciano ai rifugi
- evitiamo gli schiamazzi inutili
- sui sentieri, come da tradizione, ci si saluta sempre quando si incontra qualcuno
- mascherina sempre indossata in caso di assembramenti importanti e dentro i rifugi
- i rifugi, nella maggioranza dei casi, non sono come i bar o i ristoranti in città: è sempre preferibile scegliere piatti simili nella stessa tavolata per evitare che le piccole cucine abbiano difficoltà a soddisfare tutti
- le escursioni non vanno organizzate in funzione della notorietà su Instagram, ma chiedendo consigli e consultando le guide del posto così da trovare il percorso più adatto alla propria forma fisica e alle proprie competenze tecniche
- quando un elicottero è in volo a bassa quota significa che sta cercando di individuare un ferito in quella zona: evitiamo di salutarlo o di sbracciarci con giacche o fazzoletti facendo credere all’equipaggio che siate voi ad avere necessità di aiuto. Massima attenzione ai droni che sono pericolosissimi per gli elicotteri
- e infine l’ingrediente più importante: il buon senso che deve sempre accompagnare qualsiasi escursione in media e alta montagna”.
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Ricordiamoci che la montagna è un ecosistema delicato e non un parcogiochi. Ci vuole coscienza ambientale da parte di tutti per salvaguardarlo.