Dopo mesi di indecisione e informazioni contrastanti, il Ministero del Turismo del Nepal, ha finalmente emesso le regole che tutti gli stranieri dovranno rispettare per entrare nel Paese.
Il governo nepalese ha riaperto ai turisti stranieri per trekking o spedizioni alpinistiche. Ma a quali condizioni?
Nel suo blog, Alan Arnette, informa che resteranno in vigore le regole che avevano scatenato le forti proteste degli operatori turistici.
I turisti in arrivo dovranno infatti avere un test PCR negativo (eseguito nelle 72 ore prima dello sbarco) e dovranno rimanere in quarantena per 7 giorni.
Al quinto giorno saranno sottoposti a un nuovo test e, in caso di negatività, potranno iniziare il loro viaggio nel Paese.
Sarà necessario avere anche una speciale assicurazione suppletiva.
Vero che l’economia nepalese dipende molto dagli introiti del turismo. Vero che le popolazioni delle valli sono già state messe a dura prova dalla chiusura del Paese.
Ma vale la pena mettere a rischio la salute delle persone di un Paese con un tasso di mortalità in crescita e strutture mediche non adeguate?
Forse, come riporta Alan Arnette, varrebbe la pena aspettera il prossimo anno.
In fondo le montagne non vanno da nessuna parte.