La petizione lanciata da Guido Trevisan, gestore del Rifugio Pian dei Fiacconi, è stata consegnata ieri al Presidente del Consiglio provinciale di Trento, Walter Kaswalder.
Con la raccolta firme si chiede, alla Provincia Autonoma di Trento, un impegno concreto per rimuovere i relitti degli impianti di risalita chiusi e mai smantellati.
Il tutto prima di realizzare il nuovo impianto.
Sono più di 4.500 le firme raccolte in un mese.
“La regina delle Dolomiti – hanno detto Guido Trevisan e Tessadri Franco(Presidente di Mountain Wilderness) – versa in una desolante situazione di degrado ed abbandono, a causa dei numerosi vecchi impianti sciistici dismessi, demoliti e poi abbandonati sul posto.
Liberare la Marmolada dalle strutture obsolete è l’obiettivo del documento che parte dall’osservazione dei mostri di cemento che deturpano tristemente il paesaggio, una serie di orrori che spogliano di bellezza e naturalità un territorio selvaggio, un territorio che è possibile salvare da nuova speculazione, come minimo chiedendo che venga cancellata l’inutile e deturpante memoria delle antiche strutture”.
I firmatari quindi chiedono, al Consiglio provinciale, di attivarsi per obbligare i nuovi concessionari a rimuovere i vecchi manufatti nel minor tempo possibile.
Contestualmente viene chiesto per il futuro che ogni nuova realizzazione di impianto venga vincolata alla pulizia e rimozione dei ruderi di quello precedente.
Il presidente Kaswalder si è detto personalmente sensibile al tema.
Il documento sarà sottoposto all’attenzione dell’Ufficio di presidenza e quindi alla commissione competente del Consiglio, che procederà con l’esame.
Non ci rimane che attendere l’esito dell’iter per conoscere quanto sarà ascoltata la voce dei cittadini.