Avevamo già parlato della spedizione “Alpi 2020” che va a chiudere il lavoro sul campo del progetto “Sulle tracce dei ghiacciai”.
Protagonisti, ovviamente, i ghiacciai delle Alpi italiane.
I risultati sono inquietanti. In Adamello, dove solo 100 anni fa, la neve e il ghiaccio coprivano ogni cosa oggi è rimasta una brulla falesia rocciosa e un pianoro fluvioglaciale.
Non va certamente meglio alla “Regina delle Dolomiti“. Lo scenario è desolante. La Marmolada, è uno dei primi ghiacciai destinati a scomparire a causa del riscaldamento globale.
I dati attestano una diminuzione dello spessore del ghiaccio che alla fronte si riduce dai 2 ai 4 metri l’anno con un arretramento che raggiunge i 30 metri.
Il confronto fra la condizione attuale e l’immagine storica di fine Ottocento e primi del Novecento è inquietante.
Se l’allora superficie superava i 4 km2 e formava un mantello ininterrotto che copriva tutto il versante nord della Marmolada oggi si estende per poco più di 1 km2. Il suo spessore si è ridotto di molte decine di metri con le fronti arretrate di centinaia.
Qui il video della spedizione
Mentre potete leggere il report integrale sul sito del progetto “Sulle Tracce dei Ghiacciai“