Una “free climber” contro la discriminazione di genere
La vicenda dell’arrampicatrice iraniana Nasim Eshqi, che dopo essersi distinta in diversi sport, come karate e kickboxing, a 23 anni ha iniziato a scalare, rivendicando il diritto di salire in vetta oltre la forza di gravità e le difficoltà di essere donna nel proprio paese
Nata nel 1982, a nove anni secondo la legge islamica ha dovuto mettersi il velo e coprire pelle e capelli.
Quello è stato il discrimine, per lei e sua sorella, rispetto alla vita dei due fratelli maschi, che prima non avvertivano differenze con le sorelle.
Prima tramite il codice dell’abbigliamento, poi con lo skate e il kickboxing, ma attenta al suo smalto rosa, Nasim si affranca dalle aspettative che la società iraniana ha su di lei, e sulle montagne dell’Iran scopre il free climbing, che la fa crescere come individuo
Non ha importanza se sei ricco o povero, nero o bianco, iraniano o italiano, uomo o donna: la gravità attira tutti verso il basso con la stessa forza. E questo mi ha dato un grande senso di libertà e uguaglianza.
Di seguito il trailer del film.
Il film è invece disponibile sulla piattaforma RaiPlay, previa registrazione, a questo indirizzo: https://www.raiplay.it/programmi/climbingiran