L’obiettivo è di ingrandire aprendo 30 nuove vie d’arrampicata rendendo ancora più inclusiva la falesia
Avviata domenica 1 maggio, la nuova campagna di crowdfunding, punta aingrandire e arrichire di nuove vie la “Falesia Dimenticata 2.0” di San Lorenzo Dorsino.
Uno spazio straordinario ai piedi delle Dolomiti di Brenta e dedicata all’arrampicata inclusiva e a iniziative culturali.
In pochissimi anni dall’inaugurazione (risalente al 2018), la Falesia Dimenticata, ha raggiunto risultati oltre ogni più rosea aspettativa registrando più 5.000 accessi medi annui. L’associazione “Dolomiti Open” e la fondazione per lo sport inclusivo “Sportfund” sono i fondatori che, assieme all’APT Dolomiti Paganella hanno realizzato questo ambizioso progetto.
La nuova raccolta fondi servirà ad acquistare nuovi terreni privati per ingrandire l’area della falesia per raddopiare il numero di vie disponibili. Dalle 30 attualmente disponibili si arriverò alle 60.
“La nostra prima operazione di crowdfunding del 2017, alla quale hanno partecipato oltre 400 persone – ha dichiarato Simone Elmi, presidente di Dolomiti Open– è stata per noi un grande successo, non solo per la cifra raccolta (oltre 20 mila euro), ma soprattutto per la carica d’entusiasmo che ci ha trasmesso, spronandoci ad andare avanti in questo vero e proprio progetto partecipativo.
Grazie a tutti gli appassionati e non di arrampicata che hanno creduto sin dall’inizio nell’iniziativa, siamo riusciti, infatti, ad acquistare e restituire all’utilizzo della collettività l’area, per lo più in stato di abbandono, dove negli anni Ottanta e fino agli inizi degli anni Novanta del secolo scorso i più forti alpinisti e arrampicatori del tempo avevano dato vita a una delle falesie più famose del Trentino. Falesia che adesso è ritornata al suo antico splendore e che in pochi anni ha registrato un successo forse senza precedenti, con la frequentazione di tantissime persone, più di 5.000 l’anno, la cui presenza ci ha incentivato ad andare avanti nel progetto, acquistando una nuova area, adiacente a quella attuale, da valorizzare e restituire all’uso comune.
Con questa nuova campagna di raccolta fondi partita domenica 1 maggio auspichiamo di coinvolgere ancora più persone rispetto alla precedente, almeno 1.000, chiamandole a partecipare a un progetto che va oltre l’arrampicata: beni privati a disposizione del pubblico che diventano, in una visione di montagna inclusiva, “un luogo di tutti e per tutti”, valorizzando per il bene comune zone dal grande valore naturalistico, sportivo e storico. Più sarà partecipato il crowdfunding, più aumenteranno evidentemente le possibilità di acquistare i terreni, ma la cosa più importante è lo spirito che ha animato e animerà sempre l’iniziativa e cioè che con un piccolo contributo di tanti si possono fare grandi cose a beneficio di tutti”.
“Anche per questa nuova campagna di crowdfunding – ha aggiunto Alberto Benchimol, presidente della fondazione Sportfund – abbiamo deciso di continuare la positiva collaborazione con la piattaforma internet eppela.com, attraverso la quale sarà possibile visionare il progetto, i relativi obiettivi e dare, se si vuole, il proprio contributo. A differenza della precedente campagna, aperta 40 giorni, questa nuova operazione avrà una durata più lunga, almeno di 6 mesi, in modo che l’iniziativa possa essere conosciuta dal maggior numero possibile di persone, appassionati e non, per condividere l’idea di beneficiare tutti di un luogo bello, inclusivo, immerso nella natura, dove praticare l’arrampicata e promuovere la cultura e i valori della sostenibilità”.
Chi vuole partecipare alla campagna di crowdfunding può farlo attraverso la piattaforma www.eppela.com