Dopo che potenti raffiche di vento avevano spazzato via parte del Campo Base, il vento inizia a dare tregue.
Dopo aver sistemato i danni, Simone Moro e Alex Txikon non si sono persi d’animo. La sfida continua. D’altronde conoscendo la tempra del bergamasco e del basco non avevamo dubbi.
Ieri -racconta Alex Txikon– hanno iniziato la salita Iñaki Álvarez assieme agli sherpa Kalden e Namja.
Il resto del team è rimasto al campo base per preapare la partenza di oggi.
Ieri, attraverso i social, è stato lo stesso Moro a confermare la partenza per la vetta. Nel suo post ha ricordato l’anniversario della prima invernale al Makalu, salito da Simone e Denis Urubko nel 2009.
Lo ha fatto con l’amaro in bocca, ricordando le tante, troppe, tragedie di questi giorni.
Oggi sarebbe una data importante, una data da celebrare ma non ce la faccio.
Sarebbero 12 anni dalla prima salita invernale al Makalu ma sono anche 24 ore che sono mancati Cala Cimenti e il suo compagno sotto una valanga.
Sono 4 giorni che sul K2 ho perso l’amico Alì Sadpara assieme a JP Mohr e a John Snorri.
Il giorno prima della loro scomparsa anche il bulgaro Atanas perdeva la vita sul K2 come pure Sergi Mingote il 16 Gennaio.
Un anno tremendo, tragico, iniziato portando più dolori che gioie nel mondo alpinistico.
Io sono qua al Manaslu, stasera non festeggiamo il Makalu, lo ricordo in silenzio pensando che domani inizia la nostra rotazione con il tentativo alla vetta il 14 febbraio.
Un giorno dove spero trionfi l’amore che tutti noi abbiamo e proviamo per la grande Dama silenziosa, la Montagna.