Seguo sempre il mio naso e la mia esperienza e questa volta allontanarci dalla montagna ci ha salvato la vita.
Simone Moro, Alex Txikon e il resto del team erano scesi dal Manaslu. Le condizioni al Campo Base non erano delle migliori e i due avevano “fiutato” il pericolo.
Purtroppo, quelle che erano paure, sono divenute realtà e una valanga ha travolto il Campo Base. Fortunatamente Moro, Txikon si trovano ancora a Kathmandu.
Il polacco Oswald Rodrigo Pereira –impegnato anche lui nel tentativo invernale al Manaslu– e la sua squadra erano al Campo Base nel momento in cui è stato travolto dalla neve.
Miracolosamente nessuno è stato ferito e stanno tutti bene.
Siamo stati informati da Samagaun che una valanga molto potente ha portato via parte del CB. Il che conferma che abbiamo fatto bene ad andarcene temporaneamente da lì -commenta Alex Txikon dal suo profilo facebook e continua- La nostra esperienza e intuizione non hanno fallito.
La montagna ci diceva che non era il momento, la vita è la cosa più preziosa. Bisognerà valutare i danni e vedere cosa si può fare
Anche Simone Moro è intervenuto sull’accaduto e il primo pensiero è andato a Pereira e compagni. Il bergamasco, attraverso il suo profilo facebook, ha dichiarato:
Ciao Oswald! Spero che stiate tutti bene e ora, dopo la valanga di oggi al Campo Base, spero davvero che sia molto chiaro a tutti i membri della squadra perché sono ancora vivo oggi…
Seguo sempre il mio fiuto ed esperienza e questa volta allontanarci dalla montagna ci ha salvato la vita.
Scendere a Samagaon o a Kathmandu non è stata una fuga di bambini spaventati (come alcuni forse hanno creduto o credono) ma semplicemente la soluzione strategica più intelligente.
Scalare d’inverno richiede non solo entusiasmo e motivazione ma, soprattutto, TANTA esperienza, molto tempo (3 mesi), tanta pazienza, tanta logistica e budget e tanta umiltà.Spero che ciò che è successo dimostri a tutti che è meglio seguire l’olfatto e i consigli di chi è ancora vivo dopo 70 spedizioni…
Moro a quindi proseguito il suo intervento con un monito fermo, deciso e quasi “paterno” dichiarando:
Se dico che dobbiamo prenderci 1 settimana/10 giorni di riposo, deve essere fatto per salvarci la vita e non perché ho bisogno di un letto morbido e caldo.I
l nostro Ego spesso ci uccide perché ci sentiamo in competizione o osservati dall’esterno.
Le persone che vogliono combattere nella neve profonda, che vogliono accelerare, correre o mostrare come possono resistere ciecamente al pericolo, spesso muoiono e Alex ed io non vogliamo che nessuno di noi muoia al Manaslu.
Quindi di’ a tutti di non correre sulla montagna almeno nei primi 3/4 giorni di sole perché cadranno altre valanghe.
Questo è un messaggio amichevole da una persona che alcuni dei “guerrieri di ghiaccio” polacchi hanno chiamato “Maestro d’inverno” forse per qualche motivo…
So che sei completamente d’accordo e che comprendi, ma vorrei che questo potesse essere un pensiero comune senza eccezioni. Potrebbe essere il segreto del nostro successo.
Dopo la valanga Simone Moro e Alex Txikon, stanno facendo la stima dei danni e riprogettando la loro spedizione invernale.