Hamid Ghashghaei arrestato per aver scritto la parola “Libertà”!
IRAN. Continuano le proteste a seguito dell’uccisione di Mahsa Amini lo scorso 16 settembre. Proseguono nonostante il pugno di ferro e la repressione messa in atto dal regime iraniano.
L’agenzia di stampa iraniana per i diritti umani Hrana, dal 26 settembre al 7 dicembre, sono state 508 le persone uccise durante i disordini tra cui 69 bambini. 18.000 sono invece le persone arrestate.
Tra le persone scomparse nelle prigioni iraniane ci sono anche cinque alpinisti. Il Comitato per l’alpinismo dell’UNESCO –come riportato dalla rivista Alpine Mag– ha affermato di aver ricevuto notizie molto preoccupanti riguardanti questi scalatori e alpinisti iraniani incarcerati con l’accusa di aver preso parte alle manifestazioni di protesta.
Chi sono gli alpinisti scomparsi?
Dena Sheibani (istruttrice di snowboard) – prelevata da un taxi e arrestata il 10 novembre scorso. La famiglia non ha più avuto sue notizie
Eshragh Najaf Abadi (membro delle nazionali di ciclismo e alpinismo) – arrestato il 30 ottobre
Amir Arslan Mahdavi (istruttore di snowboard, scalatore e membro della squadra nazionale di alpinismo) – arrestato il 26 ottobre
Mohammad Khived (alpinista ) – arrestato il 22 novembre
Hessam Mousavi (istruttore di arrampicata) – arrestato assieme Khived
L’alpinista Hamid Ghashghaei è stato arrestato per aver scritto con il gesso su una parete di una montagna la parola “Libertà”!
Secondo le immagini trasmesse dalla televisione di Stato, alcuni di loro, hanno confessato di aver partecipato alla fabbricazione di una bomba. Ci sono però molti dubbi e ombre sulla veridicità di tali confessioni. Il parere di parenti e BBC Persian è quello di un’estorsione forzata sotto tortura.
La pena prevista in questi casi è la morte.
Il Comitato Alpinismo dell’UNESCO francese in una nota ha esortato tutti gli alpinisti a mobilitarsi.
Speriamo che mettere in luce il destino di questi uomini e donne, nostri colleghi, possa far valere le loro ragioni e quelle di altri.
La solidarietà in montagna è una realtà che non conosce confini. Lo ha riconosciuto anche l’UNESCO quando ha inserito l’alpinismo nel Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità nel dicembre 2019. Purtroppo, tra i 178 paesi che hanno ratificato il testo della convenzione, c’era proprio l’Iran.
E’ partita una raccolta firme su change.org e al momento ha raccolto più di 13.000 firme.
Firma anche tu cliccando su questo link: https://www.change.org/p/be-the-voice-of-oppressed-iranian-mountaineers