In occasione del 50esimo anniversario della “Giornata Mondiale della Terra”, Fabiano Ventura (direttore del progetto “Sulle tracce dei ghiacciai”) ci offre una riflessione su quanto stiamo vivendo.
Particolarmente efficace risulta la selezione dei confronti fotografici delle catene montuose più grandi del pianeta che il progetto ha scattato.
Molti oggi vorrebbero tornare alla “normalità” -afferma Fabiano Ventura – dobbiamo comprendere però, che è proprio quella normalità ad aver contribuito agli squilibri che hanno favorito le condizioni per la diffusione del Covid-19. Il consumo di suolo e le cementificazioni, la deforestazione, i nostri stili di vita basati su false necessità, il bisogno di un benessere che distrugge interi ecosistemi ed altera il complesso sistema climatico della Terra, gli allevamenti intensivi, il mancato rispetto della biodiversità e le politiche economiche che non tengono conto di processi di sviluppo sostenibile.
La ripresa da questa pandemia deve essere una grande opportunità per domandarci cosa vogliamo essere e come vogliamo proseguire lo sviluppo della nostra specie. Costruire così una nuova normalità che possa garantirci un futuro con regole diverse che tengano conto dell’importanza della sostenibilità.
Il progetto punta, attraverso le immagini proposte , a stimolare una maggiore consapevolezza di come stiamo agendo nella nostra quotidianità nei confronti del nostro pianeta.
In tal senso, la riflessione verso il prossimo futuro è d’obbligo. E’ davvero auspicabile un ritorno a quella “normalità” che abbiamo lasciato o è bene iniziare fin da subito a costruire una nuova “normalità”?